"Total White" una scelta di Stile
“C’è troppo bianco”... "E' bello, chiaro ma un pò asettico"... quanti nel settore della grafica e del
design "total whit"e si saranno sentiti
dire questa frase?
Eppure il bianco è tra i “colori” più semplici, sinonimo di
pace ed eleganza molto diffuso nella medio-alta borghesia moderna.
È sempre più frequente trovare blog, e-commerce, cataloghi,
brochure, allestimenti vari e spazi epositivi che scelgono di utilizzare il bianco come background.
Già sulle pareti delle grotte paleolitiche gli uomini
primitivi utilizzavano materiali gessosi per disegnare animali di bianco. Nelle
società antiche si definiva l’incolore attraverso tutto ciò che non conteneva
pigmenti.
Con l’avvento della carta come supporto principale a testi ed
immagini stampate, il bianco è divenuto sinonimo di “vuoto”poichè il foglio senza stampa era "bianco". Nella stampa artigianale quanti più colori si utilizzavano più quel foglio prendeva valore poichè aumentava notevolmente il tempo di lavorazione ed il numero di preziosi inchiostri colorati che venivano utilizzati.
Oggi dopo diversi studi si è ritornati all’idea antica che
il bianco è un colore a tutti gli effetti, un riepitivo di eleganza per uno
spazio che intendiamo trasformare in un canale di comunicazione visiva di lusso
e raffinatezza giovanile, ad esempio basti pensare allo studio "nuovo" delle Iene...
Negli anni ’70 lo spazio bianco venne denigrato perché
considerato troppo elitario, si preferì emulare la stampa dei tabloid
britannici, così pieni di titoli e foto. Ancora oggi purtroppo bianco è spesso associato a “vuoto”, “non
pieno”, questo non vuol dire che impoverisca il mezzo ma che è un respiro
creativo per l’occhio, un momento di pace e di attenzione verso ciò che si sta
guardando.
Così come nella stampa, anche nel web e nella moda può valere lo stesso
discorso. Se dosato bene il bianco riesce a creare un risultato piacevole
all’occhio umano, coerente e rigoroso ma al contempo fresco.
Ormai il costo delle stampe a colori è quasi pari a quello di quelle monocromatiche, e l'uso del bianco è riservato solo a chi ne conosce il reale valore stilistico e peso visivo.
Logicamente sconsiglio l'utilizzo del colore "Bianco" per la comunicazione di "una sagra di paese" ma non lo escludo per arredare, allestire e pubblicizzare raffinati luoghi d'incontro, eventi fashion o coordinati grafici per convegni con un target di cultura medio-alta.
Il colore bianco infine è intramontabile per gli allestimenti matrimoniali e per i corredi affini dove in versione "total" a mio avviso è il massimo...
Il Bianco infine è uno "spazio puro e pulito" pieno di stimoli d'iniziativa che incentivano e coltivano la raffinata creatività...
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